ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BOLOGNA – LINDA VIGIANI

Una tecnica accurata e nel contempo spontanea, quella di Linda Vigiani, perché funzionale alla sua sensibilità, qui il marmo diventa duttile, necessario alla materializzazione di un'idea di sintesi; il serpente, simbolo di trasformazione, si identifica con la colonna vertebrale, sede dell'energia kundalini, le due immagini si manifestano osmoticamente in una spiraliforme. La testa del serpente assume la forma dell'osso sacro del bacino, e il corpo ha elementi che ricordano le vertebre, le costole e lo sterno di un essere vertebrato.
La forma non invade lo spazio ma permette la sua continuazione attraverso l'andamento curvilineo del corpo della scultura e nell'alternanza di vuoti e pieni. Attorno alla scultura tutto diviene vuoto, per via della sua forza, il tempo è eterno in funzione del dinamismo che la caratterizza, essa abita la realtà rendendola mobile e corporea. Il movimento serpentinato e i particolari della scultura, raccolgono la luce che modella e calibra la forma eletta a simbolo, definendo nel contempo lo scheletro e l'energia spirituale vivificante.
La scultura rianima i valori plastici della tradizione, quale il movimento, ma li spoglia da accenti suadenti come la forma della carne, risalendo così alla struttura originaria di ogni essere. Linda afferma la sua percezione attraverso simboli e segni che in apparenza formale sanno anche di arcaico, di fossile in movimento, poiché scosso da inattesi movimenti tellurici, coincidenti con esigenze e impulsi profondi che risvegliano lo spirito e conducono a vita nuova. Le sculture a tratti rievocano forme geometriche, per cui il sinusoide è topologico, assumendo anche uno sviluppo nel tempo come continuo divenire, in funzione della luce che ne determina il moto.
La percezione è più rapida della parola che commenta, le forme espresse hanno riferimenti solo residui della realtà conosciuta, colonna vertebrale, in quanto espressione dell'immateriale, lo spirito.
 

Testo a cura di Filargino Frusciante