ITALIA - DANIELA NOVELLO

  

Il lavoro che Daniela Novello presenta è un’installazione di taniche scolpite in pietra che, soprattutto per le loro dimensioni prossime a quelle reali, possono essere facilmente scambiate per autentiche.
Nel loro spiazzante allestimento in un pontile vicino all’approdo delle barche, le 4 taniche predisposte in banchina creano il primo effetto di una sorta di accumulo. Il fine è quello di ricreare un’ambigua intenzione: tramite l’energia simbolica espressa dalla tanica, da una parte traduce la sensazione di veicolare un'idea di scorta e riserva, dall'altra la volontà di indicare l’ennesima disordinata discarica con i suoi tipici ingombranti rifiuti urbani.
La tanica ha una forte valenza simbolica in quanto è contenitore di acqua o petrolio, due risorse fondamentali per l’attuale sopravvivenza umana: questo semplice oggetto ci riconduce, in tal senso, alle problematiche legate al tema, molto sentito, delle energie naturali.
Daniela Novello con un’analoga tanica realizzata in marmo si è aggiudicata il Premio San Fedele, riuscendo pienamente a imprimerle quel senso e valore simbolico che la stessa autrice voleva attribuirle.
 

 

Testo a cura di Saverio Simi de Burgis