Apiary. Destiny Drums
Mikola Zhuravel, Vitaliy Ocheretyanyy
Organizzazione: A-House Gallery– Kiev, Arte Communications
Curatori: Eugen Galushkevich, Paolo De Grandis
Coordinatore: Carlotta Scarpa
Sede: Chiesa di San Stae, Campo San Stae (fermata vaporetto: San Stae / Linea 1)
Orario di apertura: 1 giugno – 30 novembre 2011 / h. 11 – 19 (chiuso il martedì)
La galleria di arte moderna “A-HOUSE” (Kiev, Ucraina) in collaborazione con Arte Communications, presenta a Venezia il progetto “APIARY. DRUMS OF THE DESTINY”, allestito come installazione multimediale nella Chiesa di San Stae e dedicato all’eminente antropologo e sociologo ucraino Peter Ivanovich Prokopovych, pioniere dell’ideazione della struttura delle arnie nel 1848. Prokopovych è stato il primo a tracciare paralleli tra la struttura sociale degli esseri umani e quella delle api. Affermando l’idea della non violenza e dell’inutilità dell’aggressione come modalità di comunicazione sociale, Prokopovych ha creato la struttura in cui lo sciame di api ha potuto sopravvivere producendo miele.
Gli artisti – Mikola Zhuravel e Vitaliy Ocheretyanyy – hanno concentrato la propria attenzione sui valori dell’ecologia sociale e naturale, l’unità di tutta la vita, simbolo della Madre che dà e nutre la vita.
L’idea del progetto consiste nell’abbinare in un’opera d’arte immagini che ritraggono l’ape, l’arnia, l’essere umano e la chiesa, amore divino primordiale, per creare un modello di società in cui la Chiesa di San Stae diventa un’arnia e i visitatori sono assimilati alle api mellifere.
L’installazione è costituita da due opere, proiezioni aperte delle arnie e dell’alveare formato da riproduzioni fotografiche sotto forma di “tamburi del destino” (il progetto è stato precedentemente presentato in templi shintoisti, buddisti, cristiano ortodossi e cattolici).
Per la prima volta, due artisti e due progetti sono presenti insieme a un’esposizione a Venezia – “Apiary” di Mikola Zhuravel e “Drums of the Destiny” di Vitaliy Ocheretyanyy. “Apiary”, progetto artistico contemporaneo, è unico poiché esiste e viene sviluppato da 12 anni. Presentato dalla galleria “A-HOUSE” in Giappone, Stati Uniti, Ucraina, Svizzera e Cina (padiglione nazionale dell’Ucraina all’EXPO-2010; Liu Haisu Museum a Shanghai, 2010; Shanghai Contemporary, 2010), il progetto, a ogni nuova fase di sviluppo, si trasforma.
I due progetti sono uniti dall’idea dell’essenza femminile. Nella maggior parte delle culture – ucraina, cinese, italiana, ecc. – la donna è custode della dimensione domestica della cultura e del suo rapporto con le componenti etniche e mitologiche dello stile di vita, oltre che principale anello della catena di trasmissione dell’esperienza culturale quotidiana. In un certo senso, tale interpretazione si innesta organicamente nella simbologia della famiglia delle api, costruita attorno all’essenza femminile.