L'Intervista della domenica
Fonte: La Nuova
CHI E’. Curatore di mostre e ambasciatore
Dagli Usa all’Estremo Oriente inseguendo una passione
DOMENICA, 11 SETTEMBRE 2005
LIDO. Nato a Venezia nel 1957, Paolo De Grandis comincia la sua avventura nell’arte contemporanea nel 1984, quando organizza la mostra «Quartetto» che venne consacrata dai critici Achille Bonito Oliva, Alanna Heiss e Kaspar Koenig, testimoni del confronto realizzato all’epoca con talenti del calibro di Enzo Cucchi, Bruce Neuman e Joseph Beuys. Quest’ultimo era stato il maestro di De Grandis quando, terminati gli studi superiori, si era trasferito negli Usa per un corso di Business Administration. Presto capì la sua vocazione iniziando a girare l’America tra musei ed esposizioni. A 22 anni fece lo stesso in Europa trattenendosi 7 anni a Parigi, prima del suo esordio veneziano con Quartetto. Seguirono altre mostre, come il progetto del «Trittico della pace» che coinvolse i musei d’Arte Moderna di Dublino, Belfast e Kilkennym. Ha stretto legami con i paesi asiatici, fino a divenire curatore, commissario e organizzatore di numerose presenze alla Biennale. Tra le sue creature ci sono i marchi Pdg, Academia Foundation e infine Arte Communications attraverso la quale da sette anni organizza Open al Lido, esposizione che ha traslato anche a Hong Kong e Singapore mentre il prossimo anno sarà in Marocco e Cina. In Cina aprirà l’anno dell’arte italiana al Guilin Yuzi Paradise. E’ rappresentante dell’arte del Marocco per l’Europa, e la Provincia di Firenze gli ha commissionato per l’aprile 2006 l’organizzazione di una biennale d’arte moderna. A De Grandis anche il merito dello sviluppo dei progetti Venice Village e Sezione Giovani. (s.b.)