Italia
B.Zarro

Siamo tutti discendenti del valoroso Enea. Eppure non sembra che gli uomini abbiano fatto tesoro della tremenda esperienza che lo riguardò: assistere alla distruzione di una città per mano del potere cieco. L'umana specie inganna se stessa con una cultura che contrappone la guerra alla pace. Finché un F-104, imponente nella sua forza da guerriero volante, diventa l'oggetto immobile che galleggia muto dentro la città. Il caccia come cavallo di Troia del nostro tempo, sorta d'uccello meccanico che incarna un marchingegno utopico tra Jean Tinguely e Panamarenko. Contemporaneo e poetico, l'aereo punta verso la pace come il disertore che abbandona la guerra per correre verso il mare.

Testo a cura di Gianluca Marziani