Spagna
Joan Fontcuberta
L'opera intitolata Rosetta Stone ("La stele di Rosetta") fa parte della serie che chiamo Semiopolis. Sento che è appropriato stamparla su una lastra di marmo perché è una specie di palinsesto materiale: un minerale sopra un altro materiale, una superficie che ha ricevuto l'iscrizione di segni umani (i vecchi testi greco ed egiziano) sopra a un'altra superficie che ora riceve un altro tipo di iscrizione (la mia fotografia).
I film di fantascienza ci hanno reso familiari i paesaggi del futuro, le strutture urbane complesse di enormi stazioni spaziali o altri pianeti. Maestose navicelle spaziali volano su di loro in una discesa vertiginosa che ci conduce lungo l'infinita linea dell'orizzonte…
Le lingue che non ci sono familiari (per esempio, l'alfabeto Braille per i non vedenti, o le scritture antiche) hanno una forte qualità visiva che le rende molto interessanti. Per coloro che non hanno imparato a leggerle, è una specie di codice grafico misterioso; ma, ancor più di semplici trasposizioni di segni alfabetici, possono essere viste come un paesaggio che ispiri una moltitudine di viaggi. In fondo, leggere è sempre un tipo di viaggio, una spedizione, un'avventura, un invito all'immaginario…
I paesaggi che ho creato in Semiopolis sono metafore sia per la vista - intesa come visione - sia per la conoscenza. Sono territori di segni che insistono sul vecchio dialogo fra immagine e scrittura, o tra una coscienza magica e una storica. Qui scrivere prende la forma di un linguaggio grafico misurato in termini di luce e oscurità.
Biografia
JOAN FONTCUBERTA
Barcelona, 1955
Vive e lavora a Barcellona, dove ha studiato Comunicazione all'Università Autonoma (1972-77) e ha poi lavorato come pubblicitario, giornalista e docente universitario di Belle Arti.
Mostre personali selezionate:
1974 Sala Aixelà, Barcelona
1976 Galeria Spectrum, Barcelona
1980 The White Gallery, Tel Aviv
The Photographic Center of Athens
1982 Galleria Il Diaframma, Milano
Galleria Rondanini, Roma
1984 "Recent Works", Musei Comunali, Rimini
1985 "Herbarium", Galleria Franz Paludetto, Torino
1986 "Animal-trouvé", Museo de Bellas Artes, Bilbao
1987 "Fauna", Folkwang Museum, Essen
1988 "Fauna", The Photographers' Gallery, London
"Fauna", The Museum of Modern Art, New York
1990 "The Garden of Earthly Delights", Centre d'Art Santa Mònica, Barcelona
"Paper Gardens", The Art Institute of Chicago
1991 "Recent Works", Zabriskie Gallery, Paris - New York
1992 "Artifitial History", IVAM, Valencia
"Recent Works Galería Juana Mordó", Madrid
1994 "Vulcano's Forge", Museo de Bellas Artes, Bilbao
1995 "Wonders of Nature", Museum Rupertinum, Salzburg
"Moby Dick", Tinglado II, Tarragona
"The Artist and the Photograph", Foro Boario, Modena
"Karelia", Alvar Aalto Museo, Jÿvaskÿla, Finland
1997 "Sputnik", Fundación Arte y Tecnología, Madrid
1998 "The Artist and the Photograph", SAIC Gallery, Chicago
1999 "Sputnik", Museu Nacional d'Art de Catalunya, Barcelona
"Sputnik", Museum of Fine Arts, Fukui, Japan
2000 "Twilight Zones", Zabriskie Gallery, New York
"Semiopolis", Adriana Schmidt Galerie, Köln
"Countervisions", Museo Español de Arte Contemporáneo, Madrid
2001 "Contra Natura", Palazzo delle Esposizioni, Roma
"Pin Zhuang", Galeria Senda, Barcelona
"Joan Fontcuberta", La Fábrica, Madrid
2002 "Karelia: Miracles & Co", Fundación Telefónica, Madrid
"Scherzi della Natura", Fondazione Italiana per la Fotografia, Torino
"Pin Zhuang", Galeria Vanguardia, Bilbao
2003 "Imaginary Gardens", The Salvador Dalí Museum, St. Petersburg, Florida
"Karelia: Miracles & Co", Zabriskie Gallery, New York
"El ojo, la cámara y la guitarra", Museo Picasso, Málaga
2004 "Orogeny", Zabriskie Gallery, New York
"Imaginary Gardens", Centro Cultural Español, Miami