Spagna
Susy Gomez

La neve lascia cadere frammenti di oscurità

La costante del mio lavoro è rappresentata non dagli elementi quasi letteralmente estrapolati dalla vita, cuori, barche, rose, capelli, cose, ma dallo sguardo che su di essi si deposita, che è lo sguardo indirizzato verso ciò che ci circonda, quasi un'opzione critica del mondo, una forma di azione politica, un atto d'amore verso qualcuno e quindi verso il mondo, che parte dal singolo e si dirige verso l'universo; l'esperienza come forma di conoscenza, come forma di un "io" che mostra se stesso unicamente attraverso lo sguardo dello spettatore. Mi interessa il paradosso, desidero esprimere i significati e deviarli, per creare una strategia di comunicazione.
La neve lascia cadere frammenti di oscurità. È un invito, sotto forma di metafora, a catturare gli istanti che passano. Voglio catturare il presente, benché questo sia per sua natura proibito; il presente fugge via, il momento attuale fugge, il momento attuale sono sempre io, nel presente. Soltanto nell'atto d'amore, attraverso quella nitida astrazione astrale di ciò che si prova, si afferra l'incognita dell'istante, che è straordinariamente cristallina, e che vibra nell'aria; e la vita è questo istante, un istante che non si può misurare, più grande del fatto in sé; nell'amore l'istante di felicità impersonale rifulge nell'aria come gloria estranea al corpo, come materia resa più sensibile dal brivido degli istanti, e ciò che si sente è al contempo inconsistente e oggettivo, al punto di estraniarsi dal corpo e brillare verso l'alto; allegria, l'allegria è la materia del tempo ed è l'istante per eccellenza.
Fin dal dall'inizio ho utilizzato ogni genere di supporto con l'ansia di comunicare qualcosa, con la volontà di creare dei ponti verso il prossimo, come un'oscillazione tra modi e forme distinti; l'installazione non viene usata come un genere artistico autonomo ma come un dispositivo organizzatore, un paesaggio mentale inteso come autoritratto costante. Spazi percorribili, come se potessimo "percorrere" una parola, un umore, una dichiarazione di principi. Sono attratto dall'atto di mostrarsi come parte dell'atto creativo, una forma di intimità con lo spettatore, un luogo fatto di residui, di processi mentali ed emotivi.

 

Biografia

SUSY GÓMEZ
Pollença (Mallorca), 1964
Vive e lavora a Palma di Maiorca

Mostre personali selezionate:

1993 "Sense Títol", Espai 13, Fundació Joan Miró, Barcelona
1994 Galería Luís Adelantado, Valencia
 "Les restes de la edad de plata", Galería Maior, Pollença (Mallorca)
1995 "Voy a apagar la luz para pensar en ti", Museu del Montsiá, Amposta (Tarragona)
 "[mí:]", Galleria Giorgio Persano, Torino
1996 "Sin Título", New Art, Galeria Toni Tàpies-Edicions T, Barcelona
 "Maldito Corazón", Fundació Pilar i Joan Miró, Mallorca
1997 "Seca tus ojos", Galería Luis Adelantado, Valencia
 "Rendez-Vous", Galería Toni Tàpies - Edicions T, Barcelona
 "La casa que hoy soy", Galleria Giorgio Persano, Torino
1998 "Up Side Down. Project Rooms", Galleria Giorgio Persano, ARCO '98, Madrid
 "Pares de ojos que duermen", Galería Toni Tàpies - Edicions T, Barcelona
 "With a Kiss", Ileana Tounta Contemporary Art Center, Athens
1999 "Maldito Corazón", Musée d'Art Moderne et d'Art Contemporain, Nice
 "Allí donde señalo con la mano", Galería Soledad Lorenzo, Madrid
2000 "Algunas cosas que llamaba mías", IVAM, Centre del Carmen, Valencia; Monasterio de Veruela,  Diputación de Zaragoza, España
2001 "Si pudiera decir lo contenta que estaba (Nuevos pies andan por mi jardin)", Galleria Giorgio  Persano, Torino
 "La mirada de Abril", Xavier Fiol, Palma de Mallorca
 "No sé quantes vegades", Museu de Pollença (Mallorca)
 "Aimer", Galería Toni Tàpies, Barcelona
 "Atardecer sobre mesas al revés", Galería Soledad Lorenzo, Madrid
2002 "Y mi corazón además", edificio/building Iustus Lipsius, Brussel
 "La espuma de los día"s, Puerta de Alcalá, Madrid
 "In the dark see. A minha mala", Galeria Mário Sequeira, Braga, España
2003 "Skin deep", Galerie les Filles du Calvaire, Brussel
 "Donde tu estas", Muestra 2, Mexico
 "Como cuando duermo", Galeria Horrach Moya, Palma de Mallorca
 "Je ne savais pas que l'amour c'était une maladie", Galería Toni Tàpies, Barcelona
2004 "El flujo de la sangre", Galería Soledad Lorenzo, Madrid