CAOS PROJECT
APERTURA AL PUBBLICO: 10 giugno - 21 novembre 2007 Orario: 10.00 – 18.00 (chiuso il lunedì)
SEDE: Sala Badoer - Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, San Polo 2454
ORGANIZZAZIONE: Arte Communications, www.artecommunications.com
CURATORE: Paolo De Grandis
COMMISSARIO: Carlotta Scarpa
PATROCINATO DA: International Association des Art Plastiques, AIAP - UNESCO - Parigi,
Regione Veneto, Provincia di Venezia, Comune di Venezia
ARTISTI: Alba Amoruso, Stefano Fioresi, Massimo Franchi e Giuseppe Linardi
Quattro artisti, quattro modi espressivi, quattro mondi di ragione e sensibilità. Ed uno storico spazio espositivo ricco di suggestioni. "CAOS project", a cura di Paolo De Grandis ed organizzata da Arte Communications, è la connessione di elementi eterogenei, analisi a più voci sulla realtà contemporanea, a partire da una percezione comune e da una comune esperienza. L'Uomo subisce, oggi più che in ogni altra epoca precedente, il fascino e l'angoscia di un mondo che, nella globalizzazione dei sistemi culturali, economici, sociali, appare sempre più disordinato, imprevedibile, caotico, soprattutto irriconciliabile con la dimensione umana profonda, con l'equilibrio di psiche e natura. Specie gli ambiti metropolitani, dove la convivenza è stratificata e complessa, sono diventati attrattori di energie che, in positivo o in negativo, condizionano, plasmano, trasformano i fenomeni umani. Senza un'evidente regola, senza un intelligibile e leggibile ordine. E con l'ormai radicata coscienza che ogni pur minimo evento può liberare conseguenze imprevedibili, originare un “effetto domino” che procede per necessità successive ed esponenziali. Eppure in questo alienante brancolare nel buio, in questo apparente coagulo d'incertezza, è insita una potenza generatrice, lo spasmo di creazione ed innovazione che si amplifica proprio nel disarticolarsi delle intuizioni, dei tentativi, degli insuccessi e poi degli imprevisti sbocchi di luce. La comprensione di questa “meccanica del disordine” è forse l'unica strada per dare al mondo un incremento d'anima, un senso della prospettiva e del futuro, la fiducia in inattese ed impensate sistemazioni. E per immaginare credibile una fuga dagli errori. Un progetto artistico è in fondo, per dirla con Picasso, “una bugia che ci aiuta a riconoscere la verità”. "CAOS project" è volontà di scoprirsi ancora capaci di calarsi nella realtà, assorbendo il caos non solo come mero elemento di rappresentazione, ma come metodo di ideazione e produzione di nuovi percorsi, come modello di interpretazione, come punto da cui provare a sviluppare un'idea non arbitraria del mondo, compiuta, universale. Il lavoro dei quattro artisti partecipanti a "CAOS project" percorre da anni le strade dell'analisi sociale profonda, per cercare di capire il mondo e spiegare ai fruitori dell'arte, la propria visione, il proprio punto di vista. Con tecniche e approcci diversi ognuno scandaglia animi e comportamenti, fenomeni e movimenti, che fanno di questo scorcio di secolo uno dei momenti storici più travagliati ed intensi. Sicuramente un tempo ricco di stimoli e spunti, ma altrettanto carico di orrori e ingiustizie.
Ma l'arte non è solo impegno dell'artista, è anche colore, fantasia, follia che si unisce alla follia del momento e a quella di tutti gli altri uomini del mondo per giungere a completare l'affresco della nostra esistenza.
Alba AMORUSO analizza da sempre il CAOS delle città moderne. Nei suoi cicli delle "MEGALOPOLI" e degli "ECOMOSTRI" ha messo in evidenza con energia e profondità tutte le contraddizione del vivere comune. Le sue opere consistono in installazioni di grandi dimensioni, avvolgenti e coinvolgenti che riempiranno completamente, con immagini di città fantastiche, di palazzi e strade, una delle sale dello spazio espositivo.
Stefano FIORESI affonda le sue radice nell'ARTE "POP" e con sicurezza e grande forza trasforma ogni cosa, dal più banale segno contemporaneo alle grandi icone del passato, in simboli POP, colorati e coinvolgenti. Il suo intervento a "CAOS project" consisterà in una grandissima installazione di pannelli dipinti con tecniche diverse, dallo stencil all'acrilico, dagli spray ai pennelli, per realizzare il suo grande affresco del CAOS.
Massimo FRANCHI affronta il tema utilizzando mezzi diversi, video, stampa digitale, installazione, scultura, per comunicare la sua visione di CAOS quotidiano oppure, come in una delle sue opere ad esempio, l'orrore provocato da atti "Caotici" come l'abbattimento delle torri gemelle del World Trade Center di New York, città dove l'artista ha vissuto per diversi mesi e alla quale é legato da grande amore. Un messaggio forte di denuncia, che possa ricordarci che nelle nostre mani c'é tutto il bene ed il male del mondo.
Giuseppe LINARDI ha nelle sue mani una tecnica pittorica di grande livello. Capace di realizzare immagini iperrealistiche di grande fascino, ha scelto per "CAOS project" la strada difficile della sperimentazione e della ricerca continua, sino ad approdare a degli esplosi surreali, al limite dell'astrazione, capaci di evocare con grande forza la frammentazione e l'insicurezza propria del vivere moderno. Grandi pitture, le sue opere, piene di energia e colore attraversate dal bianco, simbolo di aria e di vita, che le riempie di magia e leggerezza.