Eteri & Gocha Chkadua
Georgia
Alien Bloom raffigura l’epoca postindustriale attraverso un paesaggio costruito con i contenitori in plastica reperibili nei rifiuti di qualsiasi quartiere urbano, in cui la spazzatura ironicamente rappresenta ciò che viene scartato e abbandonato.
Nell’installazione Lost Paradise, tutte le risorse sono riunite e modellate per essere riutilizzate al fine di illustrare la trasformazione degli oggetti a perdere, generalmente negletti, in un’esplorazione estetica infinita.
Alien Bloom è uno spazio di celebrazione ontologica senza limiti, un “giardino di malinconia” privato, un terreno di prova esistenziale per prendersi cura degli “altri”, reietti dell’umanità, crudo escremento della società trasformato.
David Andiadze