Germania
Iris Brosch
L'Eden romantico di Iris Brosch
Se esiste un Eden, di sicuro non può essere migliore di quello immaginato da Iris Brosch. Un Eden incantato, popolato da sole donne, e pertanto in quanto tale, sereno e bucolico, avulso da ogni segno di violenza e forzatura machista. Un Eden, dalle reminiscenze antiche, preraffaellite, un eden che sarebbe piaciuto ad Alma Tadema, o a Dante Gabriel Rossetti e alla sua compagine di artisti votati, com'erano, ad un mondo idealmente sognato popolato da eteree dame e romantici cavalieri. Lontano mille miglia dal consumismo sfrenato e dal sesso, esibito senza innocenza, del nostro ormai decadente mondo contemporaneo. Quello ipotizzato,in questi lavori veneziani dell'artista, è indubbiamente un luogo ideale in cui la “Divinità” femminile vince ed è protagonista assoluta e con l'ingenua presenza del suo corpo, NUDO, si espone, in maniera metafisicamente perfetta, in un contesto in cui non c'è spazio per un voyeurismo senza poesia e la cui fissità dei gesti rimanda ad una botticelliana primavera senza fine. In queste sequenze fotografiche, Iris ha seguito quindi un suo sogno, quello di un mondo immateriale in cui la vita scorre tra feste e giochi innocenti, circondati da una natura benigna, in un continuo rincorrersi di giovani fanciulle, immerse in una natura silente rotta solo dallo stormire delle foglie e dallo scorrere gioioso delle acque. La nudità delle sue donne ci sorprende per la loro innocenza, poiché è una nudità primigenia, panica, che rimanda alla visione agreste di molte pitture greche e romane. Le donne di Iris Brosch sono come delle eterne dee o, meglio ancora, come delle vergini sacrificali votate ad un dio assoluto e perfetto, un dio che nella sua magnanimità le preserva lontano dalle meschinità, dalle bassezze e dalle volgarità del nostro mondo. Tutto il lavoro di Iris Brosch è lontano da ogni volgarità, quasi a volerne fare un imprinting di questa sensazione di eleganza e di positività, ed anche nel lavoro dedicato alla moda e alla pubblicità rimane comunque un mondo sereno, positivo, mai toccato dalla suddetta volgarità di certa fotografia contemporanea attenta a toccare gli istinti più bassi e sensazionalistici della comunicazione. In tutto questo il suo mondo è unico, poiché porta al suo interno la grande forza della parte positiva dell'animo umano; lavori che certo colpiscono e affascinano per le nudità ma, che pur nell'esibizione di queste stesse nudità, si mantengono lontane dalle “pruderie” care a malinconici voyeur e sessuofobi incalliti. L'innocenza delle sue fanciulle, così disarmate e disarmanti, incanta e seduce laddove con la poesia dei loro corpi, e la serena compostezza delle loro azioni, candidamente si offrono allo spettatore, in una sorta di richiamo in un mondo in cui tutti noi vorremmo vivere e da cui tutti noi vorremmo essere rapiti.
Curatore Vincenzo Sanfo
PERFORMANCE CREDITS:
IRIS BROSCH > PHOTOGRAPHER/DIRECTOR/PERFORMER
REGINA HARRIS > HAIRS/MAKE-UP/CHOREGRAPHIE
PETER PFUND > SET DESIGNER
SOPHIE TOUITOU > OPERA SINGER
EVA MUELLER > LIFE VIDEO PERFORMER
MODELS: NATSUKO KOIZUMI, MANUELLA ESPOSITO, MAGUERITTA MOINGUZZI, FAUSTA SCAMARDELLA, IRENE ADELAIDE SCAMARDELLA, ALICE BRUNELLO, JESSICA AUBARDI, ERIKA SOUZA VALERIO, CAMILLA LOMBARDI, LUBNA ADRIANA BALAZOVA, POMIATO ELETTRA, MARIA DE LOS REYES, AISHA HOWARD, ADA SPEGOGNA, CAROLINA ANTICH, INGRID ZORINI
TECHNICIANS: MATHIS ARJARIS > DIGITAL OPERATOR/RETOUCHING/VIDEO EDITING/ASSISTANT
JULIA CHAMPEAU > CAMERA OPERATOR / ASSISTANT