Italia - CLAUDIA DANIELI
Claudia Danieli affronta la tela come in un ring contro l’avversario più temibile: se stessa. I suoi lavori sono d’impatto istintuale e visivo. L’estremo realismo dei ritratti è violentato dal colore che molto spesso è rosso: rosso vivo, rosso carne, rosso della passione, del fluire creativo, della vitalità.
Nell’artista non deve mai smettere di scorrere il colore altrimenti la frustrazione prende il sopravvento sull’istinto. L’atto impulsivo è strettamente collegato alla rabbia che diviene creatività esplosa e non implosa.
L’artista raccoglie i suoi impulsi, il suo alter ego dinamico e li getta nella tela con gusto espressionista, nel tentativo di correggere la staticità del reale. Avviene una duplicazione della corporeità sia nella scelta del soggetto ritrattistico (che racchiude in sé la capacità di accogliere l’anima di chi è rappresentato), sia nella violenza del gesto pittorico.
L’impatto emotivo forte non è drammatico, ma dinamico.
Nonostante la forza del colore contro la tela, la guerra dell’artista è vinta con un tacito patto tra lei e il proprio inconscio: un accordo di pura creatività.
Testo a cura di Sign On Art