Italia - CONSOLATA RADICATI DI PRIMEGLIO
I miei dipinti scelgono i colori della natura, della vita, della materia.
Ogni persona che vi si accosti vede riflesso ciò che si cela nell’anima e di cui alla volte non è neppure consapevole: emozioni, sensazioni, situazioni di vita presenti o future, stati d’animo profondi e poi la commozione.
Quasi tutti i miei lavori degli ultimi cinque anni hanno in comune il Cerchio: non ha inizio né fine, né direzione né orientamento e diviene spesso simbolo del cielo, della Divinità e di tutto ciò che è spirituale. Perfezione, eternità, armonia, infinito, compiutezza, unione, una linea unica le cui estremità si ricongiungono per annullarsi l’una nell’altra, lo spirito e l’immaterialità dell’anima.
Un simbolismo magico e celeste.
Il cerchio è il cielo, è il ciclo della vita, è il tempo. Il suo movimento è perfetto, immutabile, senza inizio né fine, né variazione.
Il cerchio è spazio sacro, è tempio, santuario, ospite di energie e forze spirituali. Il cerchio è limite invalicabile che protegge, dalle prime comunità nomadi alle tradizioni magiche degli antichi babilonesi, alle cerimonie religiose medioevali e rinascimentali fino alle filosofie orientali, deposito di gradi di conoscenza, trasposizione di immaginari cosmogonici.
Mandala di mondi conosciuti e agognati.
Testo a cura dell’artista