ITALIA – FEDERICA SILVI
Il mio lavoro interroga l’energia racchiusa nella materia, un’energia che non si risolve interamente nella materia stessa, ma è legata alla memoria di un trascorso.La ricerca del materiale costituisce un aspetto fondamentale del processo di creazione artistica. Nel caso dei bozzoli si tratta di filo di ferro, proveniente da vigne dismesse e balle di fieno usate. È un materiale che serba la memoria di un luogo, di attività ripetitive e metodiche, di una millenaria, lenta laboriosità. Mentre il lavoro dell’intrecciare il filo, già nella fase di realizzazione dell’opera, evoca e narra la storia del materiale.Come un condensatore di energia, l’opera richiama nella sua trama la complessità del passato, che rimane custodita nella sua forma di bozzolo, incubatrice e promessa di vita.La fessura testimonia una positiva apertura al futuro, uno spiraglio di ottimismo. È un invito a servirsi della forza di una memoria che non rimanga intrappolata nell’intrigo dei fili, ma possa fuoriuscirne, ed essere rimessa in gioco come un’eccentrica eccedenza generatrice di senso.
Testo a cura di Federica Silvi