Francesco De Molfeta

 

Francesco De Molfetta

Italia • Italy

Nome: Demo
Cognome: deve ancora deciderlo
Professione: artificiere specializzato
Età: pare sia giovane abbastanza da essere considerato un talento promettente, ma forse è più anziano considerato quanto si è già parlato di lui in giro per il mondo
Residenza: in quel meraviglioso paese di Alice
Sogno nel cassetto: vendere giocattoli

Breve e irriverente curriculum: inizia il suo percorso di studio con i maestri degli anni ’80 e da studente monello, seppur con quoziente intellettivo sopra la media, deride docenti e presidi. Rielabora gli insegnamenti di quel periodo, stravolgendo miti, status simbol, eroi veritieri e dei fumetti, politici, tutto ciò che il resto della mandria enfatizza. I suoi compagni “secchioni”, come spesso accade nelle migliori classi, si perdono per strada; lui ha uno zaino pieno di note di richiamo sul registro, ma anche annotazioni dei migliori critici italiani e del mondo.

I suoi lavori di pongo diventano sculture di resina e materiali vari e girano il mondo. La sua determinazione è tale da sconfiggere Batman, che si ritira in una clinica dimagrante consolandosi di nascosto con un gelato alla nutella (o era surrogato...); deposita assegni cabriolet con tanti zeri tratti sulla banca dei giocattoli, congela indubbie torte nuziali, comprende che la vera vocazione di Michelangelo era aprire un’officina meccanica. I paparazzi hanno scritto che di recente frequenta Pinocchio...

Abbiamo indagato per comprendere meglio... continuano a pervenirci solo ottime critiche, inviti per mostre in grandi e acclamate gallerie, persino al Museo della Permanente di Milano... e ora ad OPEN 18 a Venezia... Sarà davvero bravo allora questo Francesco De Molfetta... non abbiamo paura di chiamarlo con il suo vero nome, perché sappiamo che è un Vero Artista di questo secolo, dove le certezze sono purtroppo molto poche.

George Braque affermava che “l’Arte è fatta per turbare. È la scienza che rassicura”. Io preferisco convincermi del contrario e confidare nell’Arte per un po’ di spensieratezza e per ricordare che nella vita bisogna essere capaci di ridere. Credo che Demo la pensi nello stesso modo.

Serena Mormino, Curatrice