OPEN
Fonte: La Nuova Venezia

VENEZIA.

Oriente e occi­dente uniti in un abbraccio ideale tra arte contempora­nea, esotismo e materiali d'a­vanguardia. Sarà questo il fi­lo conduttore della settima edizione di Open, la mostra di sculture e installazioni al­l'aperto che anche quest'an­no si aprirà in contempora­nea con il festival del cinema al Lido di Venezia, e che pro­mette di essere quanto mai accattivante. Teatro della ras­segna saranno le strade e le piazze dell'isola che ospite­ranno 43 artisti provenienti da 22 nazioni, con l'esordio dell'Africa e con otto progetti speciali tra cui spicca la rap­presentanza cilena delle isole di Pasqua. Un grande Mohai di tre metri di altezza, le tipi­che teste in granito che spic­cano sulle isole atlantiche, sta prendendo infatti forma in queste ore a Carrara gra­zie a uno scultore cileno che, assieme a quattordici danza­tori Matatoa, inaugureranno Open in un modo quanto mai originale nel piazzale anti­stante il Buie Moon, renden­do il Lido il vero ombelico del mondo per almeno una manciata di giorni. Ma gli ar­tisti che parteciperanno a questa nuova edizione della rassegna organizzata da Arte Communications saranno tut­ti di prim'ordine, a partire da Yoko Ono che farà la sua se­conda uscita al Lido con un'o­pera che è un grido d'amore universale. Un grande schermo sulla terrazza antistante l'hotel Westin Excelsior dif­fonderà il suo «I love you» ac­compagnato da migliaia di manifesti che invaderanno l'i­sola e il centro storico. Ma Open, per le sue caratteristi­che, non poteva quest'anno non dotarsi anche di misure di sicurezza dopo alcuni epi­sodi di vandalismo perpetra­ti sulle opere negli anni scor­si. Verranno installate micro telecamere in grado di sorve­gliare ed eventualmente co­gliere sul fatto i malintenzio­nati, mentre le sculture e le installazioni verranno distri­buite tra parchi, viali, piazze e hall degli alberghi. All'Hungaria il belga Misson sta in­fatti montando 15.000 lampa­dine su una vecchia Fiat 500 spogliata delle sue dotazioni abituali, proponendo giochi di luce pronti a scatenare le fantasie del visitatore. E poi ci sarà la prima di Cuba al Li­do, la presenza di molti arti­sti asiatici, continente cui è dedicata la rassegna 2004. «Open fa un ulteriore salto di qualità quest'anno - assicura Paolo De Grandis, organizza­tore dell'evento – Annesso al­la manifestazione ci sarà an­che il quarto premio Open che consegneremo assieme alla Biennale durante il festi­val, ma con la presenza di Yoko Ono e la performance de­gli artisti delle isole di Pa­squa, per la prima volta un Mohai arriverà in Europa, e ci apprestiamo a offrire qual­cosa di unico». Curatore del­la rassegna di quest'anno sarà il cinese Chang Tsong zung, critico d'arte contempo­ranea di livello mondiale. L'i­naugurazione è prevista il primo settembre preceduta dalla presentazione ufficiale.

 

Simone Bianchi

La Nuova Venezia 10 agosto 2004