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The Union of Fire and Water
Evento collaterale della 56. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia
Commissionata da YARAT
 
Almagul Menlibayeva, Il fuoco mi parla, 2015, installazione fissa, videoinstallazione a 11 canali, 17 min ©Almagul Menlibayeva. Tutti i diritti riservati. Per gentil concessione dell’artista e del Centro d’arte contemporanea Yarat.
 
The Union of Fire and Water (L’Unione tra fuoco e acqua) presenta una sovrapposizione storica e culturale di Baku e Venezia vista attraverso gli occhi di due artisti, Almagul Menlibayeva e Rashad Alakbarov. La mostra riunisce una video opera, una scultura e un’installazione realizzate appositamente per il sito al fine di esplorare l’interrelazione tra Venezia e Baku. The Union of Fire and Water sarà allestita a Palazzo Barbaro, ex residenza privata di Giosafat Barbaro, ambasciatore veneziano recatosi più volte in Azerbaigian che ha scritto molto sulle città azerbaigiane e la corte di Shah Uzun Hassan alla fine del XV secolo. Commissionata da YARAT, organizzazione d’arte contemporanea non-profit con sede a Baku, e curata da Suad Garayeva, la mostra sarà aperta al pubblico dal 9 maggio al 22 novembre 2015 alla 56. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia.
 
L’artista contemporanea di fama internazionale nata in Kazakistan Almagul Menlibayeva si avvale di una serie di mezzi, tra cui pittura, grafica, rappresentazione, installazione, video e belle arti per illustrare esperienze culturali condivise nel tempo e nello spazio. La pratica acclamata di Menlibayeva si ispira ai dialoghi non verbali tra mondi, culture ed epoche, prestando particolare attenzione al ruolo delle donne nelle culture presovietica, preislamica, sciamanica e derviscia. Rashad Alakbarov è uno dei più eminenti artisti azerbaigiani venuto alla ribalta della scena internazionale negli ultimi anni. Le sue opere basate su installazioni esplorano la distorsione della percezione sensoriale;   utilizzando vari mezzi, Alakbarov dispone oggetti e frammenti davanti a una fonte luminosa per creare ombre. Il dualismo tra installazione e creazione, luce e ombra, realtà e percezione è fondamentale per la sua arte.
 
Partendo da idee della tradizione, della storia, della cultura e dell’architettura, The Union of Fire and Water si ispira a un imponente edificio costruito in stile gotico veneziano a Baku nel 1912: il Palazzo di Mukhtarov. Realizzato per l’amata moglie da uno dei primi magnati del petrolio, Murtuza Mukhtarov, da allora l’edificio è passato per mani diverse assumendo varie funzioni dopo l’invasione sovietica e il suicidio di Mukhtarov. Attualmente ospita il principale ufficio dell’anagrafe dei matrimoni di Baku ed è informalmente noto come “Palazzo della felicità”. La storia del Palazzo di Mukhtarov esemplifica i temi più ampi dell’unità e del conflitto, dell’amore e della violenza, del dialogo e dell’aggressione esplorati da Menlibayeva e Alakbarov nell’ambito della mostra. Basandosi su secoli di scambi e conflitti intrinsecamente evidenti nell’architettura di Baku e Venezia, The Union of Fire and Water tenta di esplorare le complessità delle unioni culturali altalenanti.
 
Guida:  Almagul  Menlibayeva  e Rashad  Alakbarov,  Installazione fissa,  L’Unione tra fuoco e acqua, 2015.
©Almagul Menlibayeva ©Rashad Alakbarov. Per gentil concessione degli artisti e del Centro d’arte contemporanea Yarat.
 
Gli interventi scultorei di Rashad Alakbarov interagiscono con l’ambiente veneziano di Palazzo Barbaro e dei suoi interni gotici del XIV secolo. Metallo, luce, ombra e suono si combinano nell’installazione per porre l’accento sui divari e i dualismi latenti nello spazio. Unendo la storia veneziana di Palazzo Barbaro alla sua storia personale di Baku, Alakbarov introduce una voce emergente dall’Oriente. La neocommissionata videoinstallazione di Almagul Menlibayeva utilizza più canali in sale successive.
Il filmato propone il racconto della vita di Mukhtarov e di sua moglie Lisa, immergendo lo spettatore nella storia di Baku per approfondire ulteriormente le idee di lascito, modernità, conflitto e consanguineità. Ambedue le installazioni sono supportate da una piattaforma digitale che permette agli spettatori di comprendere ancor meglio la mostra. I social media e una pagina web dedicata ai progressi del progetto fungono da canale per chiarire le complessità esplorate in The Union of Fire and Water. La pagina web narra la mostra nelle sue stratificazioni con riferimenti visivi e letterari, fatti storici e interviste e conterrà anche riprese dal vivo da Palazzo Barbaro.
 
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi di Fuad Akhundov, scrittore e storico, Francesco Bonami, curatore, Lala Kazimova, storica dell’arte e specialista di musica e letteratura orientale, Sara Raza, curatrice dell’iniziativa Guggenheim UBS MAP per il Medio Oriente, Kasia Redzisz, curatrice del Tate Liverpool, ed Ermanno Rivetti, vice editore di The Art Newspaper.
 
The Union of Fire and Water è stata commissionata dal Centro d’arte contemporanea YARAT, organizzazione non-profit volta a promuovere e alimentare l’arte contemporanea in Azerbaigian.
 
Per immagini e ufficio stampa, rivolgersi a:
Pelham Communications Tel: +44 20 8969 3959
 
Note agli editori: Informazioni sulla mostra
Titolo: The Union of Fire and Water
Sede: Palazzo Barbaro, San Marco, 2840, Venezia, Italia
Vernice: 6 – 8 Maggio 2015 | 10:00 – 19:00
Inaugurazione: 5 Maggio | 18:00
Periodo Espositivo: 9 Maggio – 22 Novembre 2015 | 10:00 – 18:00 (Chiuso il Lunedì)
Fermata più vicina del vaporetto: Accademia o Giglio
Vie di accesso: Canal Grande o Campo Santo Stefano
Sito Internet: www.bakuvenice2015.com
Twitter: @yaratartspace  Facebook: facebook.com/Yarat.Art
Instagram: @yaratcontemporaryartspace
Coordinatore a Venezia: PDG Arte Communications | www.artecommunications.com
 
Informazioni su YARAT
YARAT è un’organizzazione artistica non-profit con sede a Baku, Azerbaigian. Fondata da Aida Mahmudova assieme a un gruppo di artisti nel 2011, YARAT si preoccupa di promuovere la conoscenza dell’arte contemporanea in Azerbaigian e creare una piattaforma nazionale e internazionale per l’arte azerbaigiana.
YARAT (che in azerbaigiano significa creare) ha commissionato a oggi più di 120 progetti, di cui la maggior parte realizzati a Baku, Azerbaigian. La formazione è prioritaria nell’operato di YARAT, che propone agli artisti periodi di permanenza presso la propria struttura, seminari, lezioni e proiezioni. Nel 2014, l’organizzazione ha inaugurato una scuola estiva e un nuovo edificio che ospita studi e spazi per accogliere gli artisti e agevolarli durante il loro periodo di permanenza.
 
Il suo programma ARTIM (che in azerbaigiano significa progresso) sostiene in giovani artisti offrendo l’opportunità di far curare loro mostre ed esporre le loro opere.
Il Centro d’arte contemporanea YARAT, inaugurato nel marzo 2015, rappresenta il primo spazio espositivo permanente dell’organizzazione. Il Centro, avente una superficie di 2.000 m2 e ricavato dalla sede di un ex comando navale dell’epoca sovietica, si affaccia sul Caspio è sarà una piattaforma dedicata all’arte contemporanea e alla formazione artistica per l’intera regione. Il Centro realizzerà sia esposizioni temporanee, sia mostre allestite attingendo dalla collezione permanente dell’organizzazione che raccoglie opere di eminenti artisti del Caucaso, dell’Asia centrale e dei paesi limitrofi, oltre che opere di artisti internazionali che hanno avuto risonanza in Azerbaigian.
 
Nel 2012, YARAT ha inaugurato la Galleria YAY, un’impresa sociale i cui proventi delle vendite sono divisi tra gli artisti e YARAT. YARAT ha inoltre prodotto due Festival d’arte pubblici a Baku, svariate esposizioni in collaborazione con i musei cittadini e progetti internazionali come un evento collaterale per la 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia. 
 
Biografie degli Artisti
 
Rashad Alakbarov, nato nel 1979, vive e lavora a Baku. Le sue opere sono state esposte in recenti mostre internazionali tra cui HERE…TODAY presso l’Old Sorting Office, Londra (2014), INTERACT: Deconstructing Spectatorship presso l’Istituto d’arte Courtauld, Londra (2014), e il Padiglione dell’Azerbaigian in occasione della 55. Esposizione internazionale d’arte – la Biennale di Venezia. Alakbarov si è laureato alla Facoltà di arti decorative dell’Accademia statale di belle arti dell’Azerbaigian di Baku nel 2001. Utilizza diversi mezzi, tra cui pittura, scultura, scenografie teatrali, videoarte e design architettonico. L’uso delle ombre nelle installazioni di Alakbarov è diventato la direzione principale del suo lavoro concettuale. Questo tipo di lavoro è stato esposto pubblicamente per la prima volta nell’ambito della mostra Wings of Time a Baku, nel 2000. Le sue opere sono conservate in collezioni private in Azerbaigian, Italia, Turchia e Russia.
 
Almagul Menlibayeva è una fotografa e videoartista contemporanea nata ad Almaty, Kazakhstan. Ora Menlibayeva vive e lavora in Kazakhstan e Germania. Ha ottenuto il riconoscimento internazionale partecipando alla 15. e alla 18. Biennale di Sydney, alla 51., alla 52. e alla 53. Biennale di Venezia, alla 10. Biennale di Sharjah e alla 4. Biennale di Mosca. Le opere di Menlibayeva sono state esposte in più occasioni presso musei e gallerie internazionali, tra cui il Museo d’arte moderna di Mosca, e il MoMA PS1 di New York nell’ambito dell’EXPO 1. I suoi filmati sono stati proiettati durante numerosi festival internazionali del cinema, tra cui il KINO DER KUNST 2013 e il Festival internazionale del cinema di Monaco, dove le è stato conferito il premio principale.
 
Informazioni sulla curatrice
Assunto il ruolo curatoriale per Yarat a Venezia, Suad Garayeva è stata nominata direttrice curatoriale del Centro d’arte contemporanea YARAT per sovrintendere alla sua collezione permanente e al programma di mostre temporanee.
 
In precedenza, era curatrice e specialista di arte contemporanea della Russia e della CSI presso Sotheby's, Londra. Ha curato la mostra pionieristica At The Crossroads, che, nel 2013, ha presentato l’arte contemporanea del Caucaso e dell’Asia centrale, seguita da At The Crossroads 2: Art from Istanbul to Kabul, nel 2014. Ha guidato iniziative di vendita di arte contemporanea della Russia e dell’Europa orientale, tra cui Contemporary East and Changing Focus, nel 2013. Suad collabora da tempo con YARAT, avendone curato il padiglione alla Biennale internazionale di fotografia GRID nel 2012 e nel 2014. Ha inoltre collaborato a numerose mostre internazionali come il Padiglione nazionale dell’Azerbaigian alla 53. e alla 54. Biennale di Venezia. Suad si è laureata in filosofia e politica pubblica presso la London School of Economics and Political Science e ha conseguito un master in arte moderna e contemporanea presso l’Università di Glasgow.
 
Coordinatore:
PDG Arte Communications
Ph. +39 041 5264546
www.artecommunications.com