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Carole A. Feuerman
PROCESSO: L’ARTE DELLA FIGURA
Carole A. Feuerman è una scultrice superrealista che realizza figure umane talmente "vive" da dare l’impressione che respirino. Per le sue opere, utilizza un calco in gesso, partendo dal quale successivamente realizza una copia di resina che cesella arricchendola di minuziosi dettagli, per poi dipingerla, copia che diventa infine l’opera vera e propria con vene, efelidi, lentiggini e capelli impiantati uno a uno. È nota in particolare per le sue figure legate all’acqua, bagnanti e nuotatrici frammentate che nascono da esperienze profondamente vissute dall’artista in senso fisico ed emotivo. Nei suoi primi capolavori, che affrontavano temi erotici, l’uso del frammento dimostra chiaramente il suo intento di far completare l’immagine allo spettatore e riprodurre un movimento sospeso in un momento "congelato" con estrema maestria, in cui tutta l’attenzione è rivolta al dettaglio e alla sua nitidezza. Dice Eleanor Munro, "il programma decostruttivo di frammentazione, dal cubismo al surrealismo, è stato un tema ricorrente dell’arte del XX secolo, e il tentativo di Carole Feuerman di creare "opere" dal corpo umano decostruito fino al suo impulso sessuale era perfettamente in linea con i tempi". Nel suo lavoro, le parti del corpo si intrecciano in una rappresentazione minimalista della passione umana. Il processo di produzione di ogni scultura è alquanto complesso e dispendioso in termini di tempo. La creazione di un’opera può richiedere anche sei mesi. Tutto comincia dalla realizzazione della figura in gesso. I modelli posano dal vivo nel suo studio raccontando una storia, e spesso accade che l’artista scolpisca la maggior parte dell’opera creando in gesso soltanto mani e viso. La scultura non indossa realmente abiti o accessori. Carole Feuerman scolpisce gli indumenti e li dipinge in modo che sembrino veri. Attraverso un’intensa osservazione e un’estrema attenzione per il dettaglio, torna al modello in studio per osservare e dipingere i toni della pelle. Invitando i modelli a posare per lei, l’attività di analisi della carne umana si traduce in sensazione, peso e consistenza della pelle umana. I bronzi sono realizzati con un processo inventato dall’artista, che fonde ben sei tipi diversi di metallo finché non raggiungono lo stato liquido in grandi calderoni. Dopodiché fa gocciolare, schizza e spruzza il metallo fuso in stampi di sabbia dove lo lascia solidificare. I pezzi, affondati nella sabbia, vengono poi recuperati. Per John Spike, Art & Antiques, "l’arte di Carole Feuerman ripercorre una serie ricchissima di emozioni personali incentrate sulla figura umana, prevalentemente femminile, tanto che l’artista può indiscutibilmente definirsi la decana americana della scultura di figura realistica".
Testo a cura di Gabriele Caioni